XREGIO

La sartoria XRegio (Decima Regio) fu fondata nel 1987 da Stefano Zanella come laboratorio di progettazione e confezione di vesti sacre e arredi liturgici. Si considera l’erede artistico ed estetico dei grandi monasteri nordeuropei che nella prima metà del secolo scorso furono anticipatori delle istanze del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965). Le riforme nell’abbigliamento liturgico propugnate in quell’assise ecumenica furono interpretate, durante tutto il pontificato montiniano, dalla Scuola del Beato Angelico di Milano che con la sua tipicità diede il tono a tutto il periodo dell’immediato postconcilio. Dopo tre decenni l’estetica dell’atelier Milanese si affievolì e si impose quindi XRegio che, con il suo stile personalissimo e assolutamente innovativo in netta contrapposizione con il precedente sia nelle forme che nei cromatismi, rinvigorì l’immaginario liturgico e ben presto conquistò la fiducia dei competenti organi vaticani iniziando nel 1996 a vestire Papa Giovanni Paolo II nel suo ultimo decennio di pontificato e continuando poi fino ai primi anni di Papa Benedetto XVI nel 2007. 

Al presente non è affermata alcuna istanza estetica di valore che possa sostituire o sopravanzare le creazioni decimiane le quali, di fatto, vengono imitate da una dozzina di aziende in Italia e da altrettante in tutto il mondo,  finanche negli atelier di San Pietroburgo. Attualmente X Regio detiene indiscussa fama di creatore di paramenti liturgici di eccezionale levatura ed è imitato in tutto l’orbe cattolico e ortodosso. Le opere di X Regio e sono state oggetto di numerose esposizioni temporanee; tra le più significative quelle a Palermo (Palazzo Steri), Tokio, Mexico City, Milano, Varsavia e Prato (Museo del Tessuto) nel 2000; Roma (Laterano) e Firenze nel 2001; New York, Chicago e San Francisco dal 2002 al 2003; Lione (Museo Fourviere), Milano e Prato (Museo del Tessuto) nel 2005; Blois (Chateau Royal) nel 2007; Angers dal 2011 al 2012; Varsavia nel 2019; Roma (Palazzo Madama) nel 2020 e Nizza (Museo Massena) nel 2021: inoltre fanno parte delle collezioni di prestigiosi enti museali pubblici e privati quali il Museo della Fourviere di Lione, l’Mt 514 (Muzeum Jana Pawla II i Prymasa Wyszynskiego) di Varsavia, il Museo del Tessuto di Prato e il Sacrario Apostolico Vaticano ove sono in esposizione permanente tra i più preziosi e storici arredi liturgici dei Sommi Pontefici.

X Regio ha vestito i Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’intero Collegio Cardinalizio e il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Suoi sono i paramenti confezionati nel 2004 per la Boda Real del Principe delle Asturie (ora Re Felipe VI) con Dona Letitia Ortiz Rocasolano.

Storia del Manto

Il Grande Giubileo dell'Anno 2000 è stato indetto da Papa Giovanni Paolo II per celebrare la transizione dal secondo al terzo millennio. L'apertura della Porta Santa è stato il fulcro dell'evento. Gli industriali tessili di Prato hanno donato i tessuti e finanziato la confezione dei paramenti necessari per le celebrazioni giubilari, compresi quelli per l'apertura della Porta Santa nella Notte di Natale 1999. La confezione di tutti i paramenti è stata affidata a Stefano Zanella e Gianluca Scattolin, che hanno creato un nuovo tessuto ispirato ai temi teologici e antropologici del cosmo, dell'uomo, del Redentore e della fine del tempo con i colori iconici del blu, del rosso e dell'oro. Il manto è stato creato come un'icona del cosmo e della storia personale e universale, chiuso da un sigillo e completato da un gioiello di chiusura chiamato "razionale" creato da un maestro orafo. Il tessuto così creato ha un effetto ipnotico e trasmette un messaggio drammatico.

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